In Buona Compagnia - Il Ritrovo Degli Amici
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L’amicizia è come un fiore. Cura questo fiore: esso ti ripagherà offrendoti il suo aspetto migliore
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Marisa Iper Appassionato
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san Martino,,
Oggi, 11 novembre, si celebra in tutta Italia quella che viene chiamata l'estate di San Martino e che secondo tradizione dovrebbe garantire tempo mite in tutto il Paese dopo il brutto tempo dei giorni passati.
Questa ricorrenza, infatti, nasce per ricordare come San Martino coprì con il suo mantello un uomo che chiedeva l'elemosina nudo e infreddolito e così Dio per ricompensare il santo per via della sua bontà d'animo fece arrivare un'ondata di tempo buono.
A livello scientifico, l'estate di San Martino non è altro che una sorta di marcia indietro del maltempo e del freddo invernale dovuta alla presenza di un anticiclone che va ad agire pressochè ovunque nel mondo causando condizioni di tempo mite rispetto a quello che ci si aspetterebbe da questo periodo.
Tradizionalmente per l'estate di San Martino si aprono le botti e si assaggia il vino novello perchè in questo periodo si rinnovavano anche i contratti in scadenza degli agricoltori e non a caso il detto popolare è diventato anche una frase idiomatica, "fare San Martino", utilizzata quando si vuole intendere di dover traslocare.
In Italia le tradizioni legate all'estate di San Martino sono molteplici e in Sicilia si preparano anche dei dolci tipici chiamati semplicemente Biscotti di San Martino per festeggiare la ricorrenza.
In Germania l'estate di San Martino coincide con l'inizio del Natale ed è una delle ricorrenze più sentite dai bambini che si organizzano per la Laternenumzug, una processione che si tiene al calare della sera e durante la quale delle lanterne di carta vengono appese a dei rami e si recita una sorta di filastrocca propiziatrice; la lanterna viene accesa ogni giorno fino all'arrivo del Natale in quanto si dice porti bene.
Due sono i proverbi più importanti legati all'estate di San Martino:
L'estate di San Martino: tre giorni e un pochinino
Per San Martino ogni botte è vino _________________ quasi quasi mollo tutto e divento felice... |
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Marisa Iper Appassionato
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San Martino
La nebbia a gl'irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
ma per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor de i vini
l'anime a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
sull'uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.
(Giosuè Carducci _________________ quasi quasi mollo tutto e divento felice... |
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Marisa Iper Appassionato
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La leggenda di San Martino
San Martino era uno che si ubriacava sempre, un ubriacone.
Una sera, era d'inverno ed era caduta un po' di neve, faceva molto freddo e San Martino era stato in una cantina e si era ubriacato.
In quei giorni la moglie era incinta e stava per partorire. Mentre egli tornava a casa, gli venne uno scrupolo nell'anima. Disse fra sé e sé:
"Ora torno a casa e vado a coricarmi accanto a quella poveretta, così intirizzito dal freddo come sono, ubriaco. Non voglio farla soffrire, per questa sera dormo giù nella nostra cantina."
E così fece. Entrò giù nella sua cantina e si accovacciò in una nicchia scavata dentro il muro proprio dietro una grande botte. La notte, a causa del freddo, morì!
Quando la sua anima giunse davanti a Dio, Dio vedendo che lui era morto per non fare del male alla moglie, lo fece santo.
Invano la moglie lo aspettò: del marito non ebbe più notizie.
Ma dal giorno della scomparsa cominciò ad accadere un fatto miracoloso: da quella grande botte che lei teneva in cantina, più vino cacciava e più ce ne ritrovava!
Cos'è e cosa non è intanto la notizia si propagò. Vennero il prete e la gente dal paese per vedere quel miracolo. Il prete volendo accertarsi, osservò bene la botte sotto e sopra, davanti e dietro e che trovò?
Vide il corpo del santo dentro la nicchia e vide che dalla sua bocca era spuntata una vite e questa vite era entrata dentro la botte. E quando guardarono dentro la botte, videro che questa vite aveva messo l'uva e l'uva diventava vino da sola.
Allora dissero: "Solo un santo può fare un miracolo come questo!" E vi costruirono una chiesa.
Ecco perché San Martino è il patrono del vino.
leggenda dell' Abruzzo _________________ quasi quasi mollo tutto e divento felice... |
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Marisa Iper Appassionato
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La leggenda
Era l'11 novembre: il cielo era coperto, piovigginava e tirava un ventaccio che penetrava nelle ossa; per questo il cavaliere era avvolto nel suo ampio mantello di guerriero. Ma ecco che lungo la strada c'è un povero vecchio coperto soltanto di pochi stracci, spinto dal vento, barcollante e tremante per il freddo. Martino lo guarda e sente una stretta al cuore. "Poveretto, - pensa - morirà per il gelo!" E pensa come fare per dargli un po' di sollievo. Basterebbe una coperta, ma non ne ha. Sarebbe sufficiente del denaro, con il quale il povero potrebbe comprarsi una coperta o un vestito; ma per caso il cavaliere non ha con sé nemmeno uno spicciolo. E allora cosa fare? Ha quel pesante mantello che lo copre tutto. Gli viene un'idea e, poiché gli appare buona, non ci pensa due volte. Si toglie il mantello, lo taglia in due con la spada e ne dà una metà al poveretto.
"Dio ve ne renda merito!", balbetta il mendicante, e sparisce. San Martino, contento di avere fatto la carità, sprona il cavallo e se ne va sotto la pioggia, che comincia a cadere più forte che mai, mentre un ventaccio rabbioso pare che voglia portargli via anche la parte di mantello che lo ricopre a malapena. Ma fatti pochi passi ecco che smette di piovere, il vento si calma. Di lì a poco le nubi si diradano e se ne vanno. Il cielo diventa sereno, l'aria si fa mite. Il sole comincia a riscaldare la terra obbligando il cavaliere a levarsi anche il mezzo mantello. Ecco l'estate di San Martino, che si rinnova ogni anno per festeggiare un bell'atto di carità ed anche per ricordarci che la carità verso i poveri è il dono più gradito a Dio. Ma la storia di San Martino non finisce qui. Durante la notte, infatti, Martino sognò Gesù che lo ringraziava mostrandogli la metà del mantello, quasi per fargli capire che il mendicante incontrato era proprio lui in persona. _________________ quasi quasi mollo tutto e divento felice... |
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Marisa Iper Appassionato
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Martino nacque in Pannonia, l'odierna Ungheria, nel 316; era figlio di un ufficiale romano e fu educato nella città di Pavia, dove passò la sua infanzia fino all'arruolamento nella guardia imperiale all'età di quindici anni. A scuola Martino prese i primi contatti con i cristiani e, all'insaputa dei genitori, si fece catecumeno e prese a frequentare con assiduità le assemblee cristiane. La sua umiltà e la sua carità hanno dato vita ad alcune leggende tra cui quella in cui Martino incontrò un povero al quale donò metà del suo mantello; oppure quella dell'attendente che Martino considerava come un fratello, tanto da tenergli puliti i calzari.
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_________________ quasi quasi mollo tutto e divento felice... |
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Fulvio Super Appassionato
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Sesso: Età: 64 Registrato: 18/11/10 14:18 Messaggi: 3677
Località: Brescia
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Marisa: ...sei un almanacco vivente!!!!
Meglio di Frate Indovino! _________________ Oh Grande Spirito, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare e la saggezza di capirne la differenza
(Preghiera Cherokee) |
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Dany Super Appassionato
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Sesso: Età: 60 Registrato: 25/11/10 00:25 Messaggi: 3704
Località: Salsomaggiore Interessi: Lettura,Fotografia ecc ecc Impiego: Impiegata Amministrativa
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Bellissime storie,grazie Marisa _________________ Chiunque può farti sorridere o piangere, ma ci vuole una persona speciale per farti sorridere quando hai già le lacrime agli occhi |
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Susie Nuovo Amico
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Registrato: 17/10/11 11:17 Messaggi: 91
Località: prov. Udine
Sito web: http://lacascatamagica...
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noi abbiamo ogni anno la fiera per San Martino!!!! |
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Fulvio Super Appassionato
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Sesso: Età: 64 Registrato: 18/11/10 14:18 Messaggi: 3677
Località: Brescia
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E cosa fanno? c'è qualche sagra? _________________ Oh Grande Spirito, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare e la saggezza di capirne la differenza
(Preghiera Cherokee) |
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